Nell’anno del centenario della nascita del musicista inglese Benjamin Britten, l’English National Opera (ENO) porta in scena, la sua ultima opera ‘Death in Venice’, presso il London Coliseum dal 14 al 26 giugno.

Britten prende ispirazione per l’adattamento di questo melodramma dal celebre “La morte a Venezia” una delle opere più significative dello scrittore tedesco Thomas Mann (1912).
La sinossi della storia, e’ un amore impossibile che nasce durante una epidemia di colera che si verifica a Venezia nel 1900.
Un anziano scrittore Gustav von Aschenbach, si dirige a Venezia in cerca di ispirazione. Ma l’ispirazione viene in molte forme, e, invece di essere spronato dalla bellezza della citta’ lagunare, dai giri in gondola, e le strade assolate, è travolto da una passione per Tadzio, un bellissimo adolescente polacco.

L’intera vacanza di von Aschenbach inizia a ruotare ossessivamente attorno a Tadzio, simbolo per lui di una gioventù svanita, ma anche oggetto di impulsi omosessuali che lo scrittore non era consapevole di possedere, pur senza desiderare però di concretizzare sessualmente la sconvolgente attrazione. La storia genera un’ intensità emotiva talmente palpabile che, nonostante il destino di morte prefigurato del personaggio principale, non si può fare a meno che ci fosse una certa sorpresa deus ex machina alla fine.
La produzione dell’opera è diretta da Deborah Warner, il direttore musicale e’ Edward Gardner.

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