Il mondo moderno. Siamo abituati a pensare che si sia colorato con il boom economico, dopo la Seconda Guerra Mondiale, e che tutto quello che c’è stato prima si fosse svolto in toni più o meno drammatici, tra contrasti di bianco e nero, seppia o scale di grigio.
Invece, i colori c’erano già, li avevano inventati i Fratelli Lumière, nel 1903, grazie ad un procedimento all’amido di patate, chiamato autochrome.
Quando la nuova tecnica fu rivelata pubblicamente, il banchiere Albert Kahn, allora l’uomo più ricco d’Europa, fu così entusiasta di ciò che vide, da voler creare un inventario fotografico di tutte le meraviglie del pianeta.
A sue spese, Kahn inviò 14 fotografi in giro per il mondo. Furono scattate più di 72.000 foto e oltre 100 ore di filmati autochrome. L’uomo morì in miseria, nel 1940, dopo essere stato colpito dalla crisi del ’29 e aver dichiarato bancarotta nel 1934. Fortunatamente, il suo Archivio del Pianeta fu acquisito dallo stato francese e preservato in un museo. Proprio in questi giorni, il quarto canale della BBC dedica una serie di cinque puntate all’inestimabile lascito.
E’ incredibile come le foto a colori riescano a rendere tutto più vivido e vicino. Sembra che 100 anni non siano passati, che i soggetti immortalati siano ancora tra noi, che sia ancora possibile camminare in una Piccadilly deserta, stringere la mano al venditore serbo di limonata, parlare a quella donna irlandese, che sorride da sotto lo scialle, udire il fruscio dei variopinti abiti di seta indossati dagli attori di Hanoi. Stesse emozioni sorprendenti, anche se stavolta i colori sono stati sapientemente e pazientemente aggiunti a mano, ci vengono regalate da una serie di diapositive da lanterna, conservate all’ Horniman Museum , a sud di Londra.
Il fortuito ritrovamento del diario di una ragazzina inglese, Marjorie Bell, che, assieme alla madre e la zia, ebbe la fortuna di visitare il Giappone nel 1903, è il punto di partenza della mostra “Journey through Japan”, un viaggio romantico e affascinante, in cui parole e immagini sanno rievocare realtà altrimenti perdute e lontane