Leggendo qua e la’ mi sono resa conto che una gran parte di persone parla di “mondo islamico” quando in realta’ si riferiscono al “terrorismo islamico”.
Vorrei sottolineare il fatto che le parole “mondo” e “terrorismo” non hanno niente a che vedere l’una con l’altra.
Mentre con la prima si intende “l’insieme delle persone che appartengono a una stessa civiltà o a una stessa religione”, la seconda sta a significare “un metodo di lotta politica utilizzato da gruppi rivoluzionari o sovversivi che, considerando impossibile conseguire con mezzi legali i propri fini, tentano di destabilizzare o rovesciare l’assetto politico–sociale esistente con atti di violenza organizzata”.
Proprio ieri, ho sentito un ragazzo che, sghignazzando, diceva: “Io e i musulmani non andiamo d’accordo…” e una ragazza aggiungeva: “Hai visto quando hanno circondato la moschea? Io speravo la chiudessero una volta per tutte!”
Ma, secondo voi, queste persone si rendono conto di cosa stanno dicendo?
Sinceramente, credo che non ne abbiamo la minima idea.
Qualsiasi persona ha il diritto di professare la propria fede, qualunque essa sia, e di pregare nel proprio luogo religioso.
Siamo TUTTI indegnati, sconcertati,disgustati e sconvolti piu’ che mai dal “terrorismo islamico”. Lo siamo TUTTI, musulmani, cattolici, ebrei e via dicendo.
Ma il cosiddetto “mondo islamico” e’ vasto, e non si puo’ e non si deve generalizzarlo.
Lottiamo contro il terrorismo si, e’ quello il “male” da combattere.
La moschea non va chiusa, pregare e’ un diritto, la moschea va “ripulita”.
Non sono i “mondi” che non vanno d’accordo, di mondo ce n’e’ uno solo e bene o male ne facciamo tutti parte.
Sono politica e religione che non vanno d’accordo, non lo sono mai andate.
Ed e’ quando una interferisce nell’altra che nascono i problemi e, quando si fondono l’una con l’altra, allora si che i problemi diventano colossali.