L’Italia è un posto incredibile, tanto magnifico quanto dannato. L’UNESCO ha stilato una lista che rende evidente come in Italia ci sia gran parte del il patrimonio artistico mondiale (https://it.wikipedia.org/wiki/Patrimonio_dell’umanità). Non difficile da crederci, basta aver viaggiato un po’ e ci si renderà conto di come nessun altro luogo al mondo abbia tanta bellezza concentrata in così poco spazio. Anche l’Inghilterra, ricca di storia e tradizioni, si fa piccola quando messa in confronto all’Italia.

E allora sai che ti dico? Cementiamo un po’. Cos’è tutta sta bellezza? Quanta vanità! Dai, qualche bella colata qui e là che ci sta bene, un bel centro commerciale qua, una New Town là, diamoci dentro. Le colate senza tregua degli anni sessanta non sono abbastanza, ce ne vuole un altro po’. Insomma, vuoi pompare con questa betoniera o no? Vai vai!

Nel silenzio quasi totale, quasi di nascosto, il governo ha varato recentemente una legge atroce. Il nome pubblicitario della legge è “piano casa”, per illudere gli italiani che i beneficiari di questa legge saranno loro e le loro case maggiorate del 20%. La realtà è un’altra. Al solito i beneficiari della legge saranno sempre loro, i furbetti del quartierino, i palazzinari e i politici con i quali vanno a braccetto. I danni saranno massicci, estetici, culturali, economici. La cosa peggiore di questa legge è che dà ai palazzinari libero accesso ad aree fino ad oggi ancora fortunatamente protette. Parchi naturali, aree verdi, ogni spazio è alla mercè del cementificatori da strapazzo. Uno schifo. I controllori sono i cugini dei controllati, che si autocertificano i progetti e la compatibilità ambientale. Gare d’appalto in famiglia, zie, nonni, mogli e amanti. La presidente del FAI (Fondo Ambiente Italiano), Giulia Maria Crespi, ha provato ad alzare la sua voce dichiarando che questa legge è “una rovina irreversibile di cui soffriranno le nuove generazioni.”. Ovviamente, la sua parola vale meno di calzino bucato. La stanza dei bottoni non è di suo dominio. La sinistra, che dovrebbe alzare la voce per l’ambiente, tace e spartisce la torta con la destra.

Dopo aver stuprato la coscienza degli italiani, i governi di cartapesta degli ultimi anni, di destra e sinistra senza distinzione, stanno per mettere a segno l’ultima azione criminale: svendere l’Italia al miglior offerente. O anzi, al peggiore.

Da italiano all’estero che stando all’estero ha capito più profondamente quanto la diversità e la ricchezza culturale e artistica dell’Italia siano preziose, non posso che incazzarmi come una iena.

Che tristezza