Giovedì a Milano fa caldo. Tanto. Mi trascino in stazione, prendo il treno per Seregno e arrivo al quartier generale dei Jetlag. Mi sento particolarmente in sintonia con il nome di questo gruppo, perché sono stanca, ho dormito due ore scarse. Un passo indietro. Mercoledi mattina sento Elisa per telefono, quella sera canta a Carpi, in provincia di Modena. È tanto che non ci vediamo e decido di andarla a trovare. La mia mitica amica Francesca mi presta la macchina e arrivo appena in tempo in quella che è stata la mia città. È strano tornare e ritrovarmi in piazza in mezzo a centinaia di persone. Il concerto, organizzato da Radio Bruno, vede sul palco Lee Ryan e Mousse T ma anche gli Zero Assoluto, Mondo Marcio, Luca Dirisio. Incontro vecchi compagni di scuola tra cui Samanta, inseparabile amica d’infanzia, e facce conosciute in mezzo alla folla e sul palco. Elisa e i suoi musicisti, Ringo, Max, Andrea, Giorgio, Massimo e Nicole, condotti dai fonici Eric e Ali, chiudono l’evento con 5 pezzi, uno più emozionante dell’altro. Poi tutti insieme a bere un drink e chiacchierare fino a notte fonda. Ai primi accenni di luce mi rendo conto che è ora di rientrare a Milano e restituire la macchina. Poche ore dopo, eccomi sul treno verso Seregno. Gli occhi fanno pio pio. Mi prometto di realizzare l’intervista velocemente e tornare a casa il prima possibile. Varco la soglia e mi accolgono i ragazzi, Andrea, Livio, Emilio, Jacopo e Divo, il cagnolone/mascotte. La tavola in giardino è apparecchiata e dalla cucina arriva un profumino molto interessante. Dopo pochi minuti è come se li conoscessi da sempre. Si chiacchiera, si beve vino, si mangia prima una parmiggiana (squisita) e poi una pasta ai gamberoni (deliziosa). Mi fa ridere pensare che con i Jetlag il tempo vola, eppure è proprio così. Vola talmente in fretta che perdo il volo per Londra. Pazienza. Dopo tante risate e chiacchiere a ruota libera facciamo partire l’intervista (che ho messo in onda venerdì, se ve la siete persa potrete riascoltarla domani come sempre su gabryhella.podomatic.com oppure basta seguire il link dalla home page di questo sito). I ragazzi vengono poi colti all’improvviso da una irrefrenabile ispirazione musicale e suonano, rincorrono note, ciascuno con i propri strumenti. I piloti volano e io mi lascio condurre attraverso questo viaggio, estasiata. Session come queste daranno vita al loro prossimo disco e io sono contenta di aver assistito a un momento della loro creatività. In qualche modo rientro a Milano, sistemo le mie cose e poche ore dopo, all’alba di venerdì, prendo il volo per Londra e corro a Life FM. Gli imprevisti sono molti, la metro bloccata, il tassista che sfiora un’altra macchina, la radio che ha problemi di server (per fortuna risolti in pochi minuti) ma l’Italian Job ce la fa anche questa volta. E come sempre, per un pelo!! È proprio il caso di dire… il bello della diretta! PS Un immenso grazie a mani giunte a Chawki, Anna e Tallia per il supporto tecnico/logistico e la compagnia in questi giorni. Mi mancano già i vostri contagiosi sorrisi!