Almeno tre post aspettano di vedere la luce, ma nn c’e’ mai tempo per sedersi e scrivere…

Ieri sveglia all’alba, 7am… mi ero dimenticato l’esistenza delle 7 di mattina… lavarsi, vestirsi,ciuffettino farsi, salto sull’autobus, destinazione Wimbledon… il primo ostacolo lungo la mia strada verso fama e impronta delle mani nel cemento a Leicester Square e’ rappresentato dalla coda che si snoda da ognuna delle biglietterie automatiche della metropolitana di Wimbledon fino quasi in strada… alzo gli occhi al cielo, pensiero benevolo al non aver ancora fatto la tessera dei trasporti pubblici dopo 2 anni che sono qui.

Finalmente raggiungo il treno e mi posso rilassare lasciandomi trascinare in piacevole discussione con distinto 30enne sul fatto che prendermi a gomitate nella schiena spolverandosi la giacca nn rappresenta un modo gentile per farmi notare che ho qualche cm di spazio libero davanti a me.

Raggiungo Fulham, dotato di mappa “London A to Z” percorro a grandi passi il tragitto che si frappone tra me e il bar spagnolo… mi viene alla mente il Rag. Filini che si muove fiducioso con mappa… La Rueda, arrivato. Dopo un paio di minuti che un losco individuo sbircia tra porte semi-aperte del locale, il fotografo realizza che il losco individuo sono io, mi saluta e mi mette un caffe’ in mano… ottimo inizio, visto che sono gia’ passate 2 ore da quando mi sono trascinato fuori dal letto e nn ho ancora toccato niente da bere/mangiare.

Arrivano gli altri ragazzi che saranno nella foto… 3 in primo piano, 2 sullo sfondo… dei 3 in primo piano uno sono io, gli altri 2 sono egiziani… a nessuno interessa il calcio particolarmente, dobbiamo pretendere di essere 3 spagnoli assolutamente patiti di calcio.

Io sono il personaggio davanti a tutti -buona notizia, sono la star-

Il personaggio davanti a tutti deve indossare una specie di elmo vichingo con due grosse corna – Cattiva notizia –

Si comincia, indossiamo magliette del Real Madrid (credo), sciarpe e bandiere (loro) ed elmo (io); elmo che mi viene fissato sulla fronte con nastro bi-adesivo e sulla nuca con le pinze per le risme di carta. Uno dei due sullo sfondo tira fuori dallo zaino e si scola una bottiglietta di whisky di quelle che si trovano nei frigo bar delle camere d’albergo (10am)… – Forse e’ il nervosismo, ma cosa ci fa con una bottiglietta da albergo? Nessuno dice nulla, forse l’ho visto solo io …-

Esultiamo come pazzi per un fantomatico gol mostrato dalla televisione rappresentato da una polaroid dell’assistente panzone appesa sul lampadario sopra il fotografo… prime prove… sorprendentemente ci caliamo nella parte abbastanza facilmente e urliamo dalla gioia, mani al cielo (mano aperta, nn pugno perche’ incita alla violenza) davanti alla foto di uno sconosiuto… una volta visti i provini e fatte le dovute correzioni di luci e pose segue una raffica di scatti in serie, prima di una meritata pausa sigaretta. A momenti causo un tamponamento mentre bello tronfio mi fumo la suddetta sigaretta sulla porta del locale con elmo in testa. Seconda posa, seconda serie di prove, ennesime incornate al fotografo mentre ci mostra i provini sul tavolo e ci spiega come dobbiamo metterci, seconda raffica di foto… solo che il “figurante” sullo sfondo dopo il whisky e’ passato alla birra… chiaramente nn faceva finta di bere e ormai nn segue piu’ una sola indicazione data dal fotografo, dopo un rullino buttato nel cesso, il figurante viene estromesso dalla foto.

Finiamo, mi scollo dalla testa l’elmo ormai diventato un tutt’uno con il mio cranio e mentre ci ricambiamo ricevo fischi e apprezzamenti urlati dai camionisti che mi vedono topless dalla porta-finestra del locale aperta… alla fine sembra che la fama l’abbia raggiunta, anche se nn pensavo che sarebbe stata cosi… un po’ mi sento lusingato, mi copro i pettorali con un avambraccio e li saluto… i miei primi fan.

Ormai senza voce per aver fumato e urlato tutta la mattina, incasso il mio “ingaggio”, saluto e me ne vado… spendero’ la serata a casa del capo di laboratorio con gli altri ragazzi/e che lavorano con me, mangiando e bevendo come un re e giocando con le bambine di 1 e 2-3 anni del capo… e’ bello ogni tanto poter passare una serata come uno chiunque, lontano dai riflettori…