Vicino a High Street Kensington, poco lontano dal traffico e dagli spintonamenti nei negozi affollati, al numero 18 di Stafford Terrace, vi attende la pace aristocratica di una strada vittoriana e un appuntamento molto speciale con il passato. La dimora dell’illustratore e disegnatore satirico Edward Linley Sambourne, è una vera casa vittoriana, estremamente affascinante e traboccante di cose belle, alcune un pò particolari ed eccentriche, come i posacenere ricavati da zoccoli equini, le foto delle modelle nude sulle pareti del bagno (la cui vasca in marmo era usata da Sambourne non solo per abluzioni gelide, ma anche per lavare le stampe fotografiche del nitrato d’argento in eccesso), la fontanella con le conchiglie, le felci e le piume di struzzo e i fili collegati ai campanelli della servitù penzolanti un pò dovunque. Ma ci sono anche miriadi di schizzi e disegni realizzati da Edward per le pagine di Punch, i libri illustrati, i vetri d’arte, le ceramiche italiane, i ricordi di famiglia, memorie di amici e conoscenti. Mentre si gira fra capolavori dell’Arts & Crafts e opulenze “fin de siècle”, sembra davvero che cento anni siano stati solo un battito di ciglia: la realtà del presente è solo vagamente accennata dai vestiti moderni dei visitatori o dai lontani rumori post-industriali che giungono dalla strada.
Edwaed Linley Sambourne fu cartoonist  della rivista Punch dal 1867 al 1910, anno della sua morte, tuttavia si cimentò anche nell’illustrazione di libri per l’infanzia (famosi restano i suoi lavori per The Water Babies di Charles Kingsley e le Favole di Andersen) e nella fotografia amatoriale, di cui spesso si serviva come base per le sue illustrazioni umoristiche (dal 1893 entrò anche a far parte del Camera Club di Charing Cross). Sambourne visse nella casa di Stafford Terrace per 36 anni assieme a sua moglie Marion e ai figli Roy e Maud. La coppia arredò gli interni secondo i dettami dell’allora in voga movimento estetico, capitanato da William Morris. A Morris vanno ascritti moltissimi particolari decorativi della casa, dalle carte da parati in stile floreale, famosa quella con i melograni, al tappeto a racemi che ricopre le scale.  La casa, che alla morte di Sambourne passò ai figli e poi alla nipote Anne Messel, fu mantenuta intatta nello stile e nei contenuti, a dispetto di mode, guerre mondiali e cambiamenti culturali. Nel 1957, Anne propose la costituzione della Victorian Society, per preservare e apprezzare lo stile dell’architettura e del design vittoriano ed eduardiano. In seguito, nel 1980, vendette la casa al Greater London Council, a condizione che la proprietà fosse gestita dalla Victorian Society come museo.
La casa è ora in possesso del Royal Borough of Kensington and Chelsea e si può visitare solo con tour guidato (nel weekend da attori in costume) per gruppi ristretti di visitatori, da marzo a dicembre. E’ consigliabile la prenotazione.
Info: https://www.rbkc.gov.uk/linleysambournehouse/