Siete in dolce attesa e non vedete l'ora di andare in maternità? Oppure siete neo-mamme in procinto di rientrare al lavoro? Ecco tutto quello che devi sapere sulle tutele e benefici che lo stato britannico prevede per le new mums e mums-to be.

Maternity leave

Chi ha diritto al maternity leave?

Le donne lavoratrici dipendenti hanno diritto ad un periodo di astensione dal lavoro durante la gravidanza e il puerperio (chiamato maternity leave). Il discorso è ovviamente diverso per le lavoratrici autonome, le quali possono decidere come gestire questa situazione. E’ comunque consigliabile assicurarsi in quale categoria si rientri, poichè, a volte, questa distinzione non è così chiara. Per ottenere maggiori informazioni, è possibile contattare il Citizens Advice a voi più vicino (www.citizensadvice.org.uk/about-us/how-we-provide-advice/advice/search-for-your-local-citizens-advice).

Come richiedere il maternity leave?

Almeno 15 settimane prima del parto, è necessario comunicare al proprio datore di lavoro la data presunta della nascita e il periodo in cui si vuole prendere il congedo di maternità.

Vi potrà essere richiesto di presentare un certificato (MATB1 FORM), che sarà rilasciato dall’ostetrica dopo l’ecografia morfologica (intorno alle 20 settimane di gravidanza).

Se il datore di lavoro è d’accordo, è possibile estendere il congedo, aggiungendo dei giorni di ferie accumulati in precedenza.

Quanto dura il maternity leave?

Il congedo di maternità può avere una durata massima di 52 settimane (spetta alla mamma decidere quante utilizzarne, ma la legge prevede che debba astenersi dal lavoro per almeno 2 settimane dopo il parto).

Nel caso in cui si decidesse di cambiare la data di rientro al lavoro, rispetto a quanto concordato in precedenza, sarà necessario informare il datore di lavoro con un preavviso di 8 settimane.

Statutory Maternity Pay (SMP)

La Statutory Maternity Pay è l’equivalente dell’indennità di maternità in Italia ed è erogato alle lavoratrici dipendenti.

Come si calcola?

La SMP è erogata per un massimo di 39 settimane e corrisponde a:

  • 90% del salario settimanale per le prime 6 settimane;
  • £145.18 o il 90% del salario settimanale (se inferiore a £145.18) per le rimanenti 33 settimane.

Il sito www.gov.uk/pay-leave-for-parents vi offre la possibilità di calcolare a quanto dovrebbe ammontare (tenendo in considerazione il vostro stipendio).

Requisiti per richiederla

La futura mamma ha diritto di ricevere la Statutory Maternity Pay se:

  • percepisce uno stipendio settimanale di almeno £116;
  • ha informato il proprio datore di lavoro con un preavviso sufficiente;
  • ha lavorato per almeno 26 settimane continuative per la stessa compagnia;

ha fornito al datore di lavoro il modulo MATB1 o una lettera scritta dalla midwife (ostetrica), che conferma la gravidanza;

Maternity allowance

Nel caso in cui i requisiti sopra citati non fossero rispettati, la futura mamma potrebbe comunque aver diritto alla maternity allowance.

Chi ne ha diritto?

Lavoratrici dipendenti e autonome possono richiedere la maternity allowance se:

  • hanno lavorato per almeno 26 settimane durante i 15 mesi precedenti al parto (anche in maniera non continuativa);
  • hanno guadagnato un minimo di £30 sterline settimanali per almeno 13 settimane di quelle tenute in considerazione.

Per richiedere la maternity allowance, le lavoratrici autonome dovranno registrarsi come self-employed al HMRC (HM Revenue and Customs) e dimostrare di aver versato i contributi per il National Insurance (chiamati Class 2 NICs). Se non vi siete ancora registrate come lavoratrici autonome, ecco la procedura da seguire: www.gov.uk/log-in-file-self-assessment-tax-return/register-if-youre-self-employed .

Anche quelle donne che lavorano gratuitamente per il proprio partner o marito (che deve quindi essere un lavoratore autonomo) possono ottenere la maternity allowance, se:

  • hanno lavorato per il loro partner per almeno 26 settimane durante i 15 mesi precedenti al parto;
  • durante tale periodo, il loro partner ha versato i contributi per il Class 2 NICs.

Come richiedere la maternity allowance?

Per fare richiesta, è necessario compilare un modulo chiamato MA1 (che si può ottenere dal Jobcentre o dal sito www.gov.uk), a cui va aggiunto il modulo MATB1, di cui abbiamo parlato in precedenza e che sarà fornito dall’ostetrica.

Per maggiori informazioni sulla maternity allowance, vi invitiamo a visitare il seguente sito: www.workingfamilies.org.uk/articles/maternity-allowance.

Diritti per la tutela delle donne in gravidanza e neo mamme.

La donna lavoratrice in attesa di un figlio ha diritto ad una serie di permessi retribuiti, che le permetteranno di recarsi ad esami prenatali e visite specialistiche. Anche i futuri papà hanno la possibilità di richiedere dei permessi (non retribuiti) per accompagnare la futura mamma a queste visite.

Inoltre, le donne in stato di gravidanza, che hanno partorito da meno di 6 mesi, o che stanno allattando, non devono essere adibite a lavori che potrebbero mettere a rischio la loro salute o quella del figlio.

Se, a causa del tipo di professione, ciò non fosse possibile e il datore di lavoro non fosse in grado di trovare un ruolo alternativo all’interno della compagnia, la donna ha il diritto di prendere una pausa retribuita, fino a quando saranno disponibili delle mansioni più sicure.

La legge stabilisce chiaramente che non può essere soggetta a nessun tipo di discriminazione e il suo lavoro debba essere mantenuto durante il congedo di maternità (www.maternityaction.org.uk/advice-2/mums-dads-scenarios/pregnant/discrimination-during-maternity-leave-and-on-return-to-work ).

Entrambe i genitori hanno diritto al Parental leave (non retribuito) per un massimo di 18 settimane, fino al compimento del diciottesimo anno del figlio.

Oltre a ciò, è possibile richiedere “child-friendly working hours”, ovvero modificare le proprie ore lavorative, con lo scopo di favorire la gestione della vita familiare.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di prendere in considerazione la richiesta e, in caso decidesse di non accettarla, fornirne il motivo.

Sfortunatamente, secondo l’esperienza di alcune mamme, la discriminazione sul posto di lavoro è un fenomeno che non è stato completamente sradicato. Se questa fosse la vostra situazione, il primo passo è, ovviamente, quello di esternare la vostra frustrazione con un superiore o con il dipartimento di HR (Human Resources, risorse umane).

Nel caso in cui tale tentativo non abbia un esito positivo, vi invitiamo a contattare ACAS (Advisory, Conciliation and Arbitration Service) per una consulenza gratuita.

Casi particolari

Le informazioni riportate in questo articolo rappresentano la legge nazionale in materia di tutela della maternità, ma alcune compagnie offrono dei “pacchetti” più vantaggiosi (ad esempio, un’indennità superiore). L’HR della vostra azienda sarà in grado di chiarire ogni dubbio a riguardo.

Un’ultima considerazione: se avete intenzione di dividere il congedo e l’indennità parentale con il vostro partner, vi consigliamo di visitare il seguente sito: www.gov.uk/shared-parental-leave-and-pay