Ciao a tutti Italians in London! Benvenuti sul mio Blog powered by IaL.
Sono in UK da circa due mesi, faccio marketing per una societa’ di forniture e servizi per l’ufficio situata a pochi km fuori Londra. Vivendo “fuori le mura” ho davvero poche possibilita’ di interagire con la community ma spero che questo blog riesca ad illustrarvi uno spiraglio di vita della provincia londinese.
Inizierei timidamente questo blog inserendo un mio post scritto il giorno dopo l’arrivo in UK. Rappresenta il piu’ stereotipato degli stereotipi, probabilmente vi ritroverete nella mia esperienza.

25 Maggio 2006
ore 9:30

Sveglio, dolore alla fronte. Dove sono. Un letto che non è il mio, una stanza che non riconosco. Dove sono.

Provo ad sollevare la testa e la mia massa celebrale preme sulla calotta cranica lanciando segnali di un passato etilico troppo recente. Mi strofino la fronte e c’è sangue. Mi sono svegliato sbattendo la fronte contro qualcosa, probabilmente lo spigolo di quel comodino vicino al letto.

Inizio a capire dove sono. Universo, Terra, Europa, Regno Unito, Inghilterra, Hampshire, Basingstoke. Questo è il posto che per un po’ chiamerò casa. Inizio a ricordare ieri.
Poco meno di 24 ore fa ero all’aeroporto internazionale di Forli’ (ma chi l’avrebbe mai detto che Forli’ avrebbe avuto un giorno un aeroporto internazionale) in fila per il check-in della Ryanair (Santa Subito!!!). Ricordo di essermi goduto il volo come non mai…si e’ vero che non ti danno le bibite in omaggio, ma un biglietto per Londra a 20 euri scarsi dove lo trovi!!! Stansted a’ sempre li’, pronto a ricevere il popolo dei viaggiatori low-cost per incalarli tutti nella navetta high-cost “stansted express”. Sbarcato a Liverpool Street mi destreggio nella tube per giungere a Waterloo Station da dove prendo al volo un costosissimo diretto per Basingstoke. Ma dico io?! Per 30 minuti di treno dove trovano il coraggio di chiederti £15!!! Ok i treni sono davvero fighi, ma e’ comunque un furto! Meglio abituarsi.
Arrivo a destinazione e un cab mi porta alla mia nuova casa affittata a scatola chiusa tramite internet.

Appena trascinata la valigia in stanza, due coinquilini mi trascinano nel pub vicino casa prima ancora di presentarsi con un nome. Pinte su pinte per conoscerci meglio. Ubriaco fradico verso le 11pm, orario di chiusura del bancone. Partitina a pool dove rischio di squarciare il tappetino cercando di far saltare il pallino. Prima poi scrivero’ un post sul mio local pub, il posto piu’ improbabile nel quale abbia messo piede.

Ok, perfetto ho capito dove sono, le gambe si muovono seppur con difficolta’ e non ho nessun estraneo nel letto.
Cerco di rimettermi insieme con una doccia ma la testa fa davvero male. Caffè, no sigaretta. Ho finito le sigarette e con quello che costano da queste parti vale la pena provare a smettere. Esco di casa e sta piovendo. Non ho un ombrello. Con tutta la pioggia che cade da queste parti è meglio abiutarsi anche a questo. Giro intorno alla mia casa e prendo London Road, la stada principale di questa città, l’unica strada che conosco. Arrivo in centro facilmente, basta continuare dritto e passare attraverso un parco con due laghetti. Il verde è ovunque. La pioggia che filtra nebulosa tra gli alberi è piuttosto piacevole sulla faccia.

Devo aprire un conto in banca. Una operazione abbastanza comune e semplice, che ho già fatto altre volte in altri angoli del mondo che per un po’ ho chiamato casa. Entro nella prima filiale che incontro, senza preferenze. Un tizio, può avere la mia età forse anche più giovane, mi chiede nella più gentile delle formule aziendali standard “in cosa posso esserle utile, sir”. Un conto in banca per favore, e si grazie, un caffè, nero va benissimo, grazie.
Incredibile, l’impiegato riesce a concludere tutte le operazioni di apertura conto PRIMA che io finisca il mio caffe’!!! Non riesco a crederci…”that’s it?” gli chiedo allibito…”yes sir”…risponde composto…”Lovely”…ribadisco sconcerto. esco dalla filiale della bank leggermente stizzito per non aver potuto finire la tazza di caffe’.

Seconda task della giornata: scheda cellulare.
Niente di facile ed immediato.
“Hi ya. How much for a Sim Card?”
“Nothin”
“Excuse me?”
“Nothing, the card is free…you need a minimum £10 top-up”
“Uhmm…how about your rates?”
“7p per minute everywhere…including Italy”
“uhmmm…where’s the catch?”
“There isn’t any”
Ma neanche Skype riesce a fare delle tariffe cosi’ convenienti!!! Fantastico!

Per oggi ho fatto abbastanza, e con questo hang over e’ meglio tornare a casa…da domani si inizia a lavorare.
Dado out.