Girovagando nell’infinita rete, ho scoperto con piacere che è stato finalmente edito in DVD un film di Monicelli che adoro: “La Ragazza con la Pistola” (1968).
L’avete visto? Nel film una bravissima Monica Vitti impersona Assunta, una ragazza di un paesino della Sicilia profonda, che, sedotta e abbandonata, parte per l’Inghilterra alla ricerca dell’uomo che l’ha disonorata (Carlo Giuffré), solo con un passaporto, una foto spiegazzata e una pistola nella borsetta, per farsi giustizia da sé.
I pregiudizi, le reticenze e le leggi comportamentali di una Sicilia d’altritempi si scontrano con l’eccentricità, le novità le tradizioni di una Swingin’ London sul finire degli anni ’60. Inevitabilmente, forse, e con grande divertimento del pubblico, Assunta va incontro ad una metamorfosi irreversibile, che la sprovincializza e la fa desistere dai suoi propositi omicidi.
Adoro questo film, non solo per il gioco sottile sui luoghi comuni, ma per quel senso di sorpresa e iniziale disorientamento, quella testarda ostinazione nel voler mantenere a tutti i costi le proprie abitudini e tradizioni, a volte con una punta di rifiuto e pregiudizio, e al tempo stesso lo sforzo nel cercare di migliorare, di integrarsi nella nuova cultura traendo quello che di buono essa ha da offrire.