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Sono italiana, moglie di un inglese con famiglia a Tamworth vicino a Birmingham. Viviamo in Italia a Milano abbiamo un bimbo di 2 anni e 2 cani Labrador. Mio marito ha ricevuto un’offerta di lavoro interessante a londra.
All’inizio grande enstusiasmo… sembrava l’unica possibile salvezza per uscire da un Paese e da una situazione che fa acqua da tutte le parti.
Ora invece siamo invasi dai dubbi.
L’idea è di vivere fuori Londra, cercare casetta con giardino, affittare la casa in Italia e crescere il nostro bimbo (che è già bilingue parla e capisce benissimo italiano e inglese) lontano dagli affetti familiari in cui è stato coccolato fin’ora (nonni materni).
Io lascerei il lavoro a Milano che per quanto instabile, è a tempo determinato e con ricchi benefit.
Abbiamo paura e mi piacerebbe entrare in contatto con persone che abbiano fatto la nostra stessa esperienza per capire opportunità e rischi. E possibilmente dissipare le mie paure…
Grazie!

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Posted by unknown (Domande: 3577, Risposte: 0)
Asked on June 26, 2012 3:10 pm
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Ciao, io e mio marito stiamo pensando seriamente di trasferirci in UK entro fine anno, quando ci scadrà l'ennesimo contratto a tempo determinato che abbiamo in asl. Siamo dei farmacisti ospedalieri. Sappiamo che in Inghilterra c'è molta richiesta di farmacisti, ma ci chiedevamo se questo vale anche per i "Clinical Pharmacist". Qualcuno sa darci delle informazioni a tal proposito?.....ci sarebbero veramente utili. grazie
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Posted by sun78 (Domande: 0, Risposte: 0)
Answered on July 31, 2012 2:34 pm
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    se non si è qualificati in Italia non si può pretendere di trovare un lavoro qualificato al'estero. A volte certi lavori sono pagati un pò di più ad esempio nel settore legale ma non c'è tutta questa grande differenza in fondo. Il punto è dove si va e che si va a fare.
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    Posted by Luka9423 (Domande: 0, Risposte: 0)
    Answered on July 24, 2012 2:45 pm
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      Ciao a tutti, la cosa è definitiva e concreta: ci trasferiamo ad ottobre. Non a londra però, bensì a Warwick, Warwickshire. Qualcuno sa come posso ricevere info sulla zona da italiani che magari vivono lì? Questo sito è dedicato a chi vive a londra io invece desidero entrare in contatto con chi vive in altre zone. Grazie!
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      Posted by MammaGaia (Domande: 0, Risposte: 0)
      Answered on July 20, 2012 1:51 pm
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        Sì, normalmente li portiamo in macchina. Siamo stati anche in Scozia e li abbiamo sempre portati in macchina. Ho letto tutte le risposte con attenzione, ho preso contatti con parenti e amici e purtroppo non ho risolto i miei dubbi. Io credo che ci sia del vero in ciascuna esperienza fatta da voi che mi avete risposto e che ogni cosa che è stata scritta di negativa su UK (e che sapevo bene anche a priori, essendo mio marito Londinese e trasferito a Milano per amore) sia accusabile anche in Italia. In definitiva, temo che un posto ideale non esista se non quello a cui affettivamente ti senti legata e purtroppo non ho alcun dubbio che per me sia l'Italia, Milano in particolare. Sarebbe lo stesso se parlassimo di trasferirci anche a Roma... Per fortuna l'azienda ci sta dando tempo, possiamo ancora pensarci. Ma non arriveremo mai ad una conclusione se non ad un atto di coraggio. Se fossimo più giovani e senza figli sarebbe diverso, ma mollare tutto ciò che abbiamo costruito qui mi rattrista e mi mette paura... uffa...
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        Posted by MammaGaia (Domande: 0, Risposte: 0)
        Answered on July 17, 2012 4:10 pm
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          Io vivo qui da quasi 11 anni, 2 figli, marito scozzese, vivo fuori Londra, Titta scrive alcune cose che in effetti sono vere, l'ignoranza dilaga, pochissimi sanno scrivere, incluse le maestre, rating o no, se non vai in una scuola privata, lo standard e' bassissimo. Gli ospedali idem, per diagnosticare ho visto dottori andare su google. Poi c'e' il tempo, il cibo...pero' le opportunita' sono tante, molte piu' che in Italia, per i bambini ci sono molti piu' spazi verdi, molte piu' attivita', molti piu' posti child-friendly, c'e' il part-time, la vita costa meno, la qualita' della vita' e semplicemente meglio. Portare i cani e' un delirio pero', spero tu vada in macchina!
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          Posted by tarma (Domande: 0, Risposte: 0)
          Answered on July 15, 2012 4:56 pm
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            L'italia per certi versi non è violenta, è vero. A meno che tu non sia figlio di un operaio, e sei gay, e non hai conoscenze. Altrimenti... a dieci anni dalla fine dal liceo, sei in analisi già da 5 anni e combatti contro la dipendenza da droghe e alcolismo. Perchè certe violenze le subisci da quando avevi 14 anni ed eri al liceo, nel "civilissimo" nord italia di provincia, mica in una chissàchè di periferia degradata. Lo so, perché l'ho provato sulla mia pelle. Dai retta a me, falli crescere altrove i tuoi figli come stai già facendo e non avere ripensamenti. Ché il verde del vicino non sempre è adatto alla nostra nuance.
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            Posted by Bluedeep84 (Domande: 0, Risposte: 0)
            Answered on July 9, 2012 7:17 pm
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              Cara Gaia, mi chiamo Vincenzo, ho 32 anni, vivo in Inghilterra da circa 6 anni. Ci tengo a precisare, innanzi tutto, che non ho sempre vissuto a Londra: per quasi un anno ho vissuto a Manchester, poi per piú di tre anni a Londra, adesso abito a Bristol. Mi sento di poter dire che l'Inghilterra (e gli Inglesi) la conosco abbastanza bene. Forse anche meglio di alcuni Italiani che abitano a Londra da molto piú tempo di me, ma che non si sono mai spostati, nemmeno per una gita fuori porta - ti assicuro che ce ne stanno parecchi! Non saprebbero neanche trovare Leeds o York sulla mappa dell'Inghilterra, il loro mondo comincia e finisce a Londra. Alla luce della mia esperienza "piú ampia", posso dirti che una sola cosa é sicura: Londra é Londra, il resto dell'Inghilterra é il resto dell'Inghilterra. Londra ha i suoi pregi e i suoi difetti, come ogni grande cittá, ma é innegabile che sia una delle capitali piú belle e piú "aperte" del mondo. Il resto dell'Inghilterra... mhá! Magari l'idea della casetta con giardino puó stuzzicare, ma poi? L'Inghilterra non é Londra. Mi spiace dirlo, ma qui sono rimasti all'epoca del cucco, che a confronto l'interland milanese é tutta vita. Giusto per farti un esempio: ho detto che abito a Bristol - che comunque é una delle cittadine piú grandi degli UK - eppure io ogni santa domenica devo rompermi l'osso del collo e precipitarmi al supermercato, perché qui la domenica chiude tutto alle cinque! Mi spiace, ma io a questi ritmi "rilassati" proprio non ci sono abituato: se la domenica ti serve qualcosa é finita davvero. La gente, poi... vedi, Londra é bella per la varietá. Al di fuori di Londra, peró, l'intolleranza e la chiusura mentale regnano sovrane e dietro la facciata di "sorry", "please" e "thank you" si nascondono un'egoismo, un'indifferenza e un menefreghismo nei confronti degli altri che a volte trovo davvero raggelante. Mi spiace dire queste cose, perché so che tuo marito é inglese. Non sto dicendo che tutti gli ingelsi sono cosí e come ha giá detto qualcun altro é anche questione di fortuna. C'é da dire, peró, che se tuo marito aveva deciso di abitare in Italia significa che giá in partenza non é un inglese prototipico di suo. Le scuole... Anche lí, questione di fortuna. Non é che le scuole italiane siano messe tanto meglio. Io mi sono diplomato al liceo scientifico, neppure "tantissimi" anni fa, eppure "miei tempi" la preparazione liceale era importante, lo studio severo, gli insegnanti esigenti. Le cose, peró, sono decisamente peggiorate. Ho una sorella 10 anni piú giovane di me e, francamente, ho avuto la netta impressione che non abbia frequentato la "stessa scuola" che frequentai io anni fa (eppure, ripeto, non sono stati tantissimi gli anni trascorsi). In Italia ho anche degli amici che fanno gli insegnanti (tutti supplenti senza posto fisso, figurati) e mi confermano, ahimé, un quadro abbastanza desolante. Ma in Inghilterra le scuole hanno un altro problema. Preparazione a parte, qui sento dire di episodi di bullismo davvero sconvolgenti. Addirittura, ragazzini che si sono suicidati per le pressioni dei bulletti della scuola. Molte persone, anche da adulte, conservano dei traumi indelebili accusati durante gli anni di scuola. Ovviamente non tutti i casi sono cosí estremi, ma quello che dico non é un'esagerazione. Purtroppo, quello del bullismo a scuola é un problema tanto grave quanto sotterraneo e, a mio avviso, non affrontato nel migliore dei modi (ho sentito che certi insegnanti non fanno nulla proprio perché hanno paura dei ragazzini: non a caso, l'Inghilterra é la patria della baby-gang!) Bisogna tenere in considerazione anche queste cose. Mi spiace dirlo, ma a me in una scuola Italiana nessuno m'ha mai torto un capello, ne' conosco Italiani che a quarant'anni devono andare dallo psicoanalista a causa dei traumi scolastici. Ma anche qui, ribadisco, ci sono casi e casi, zone e zone. Senza alcun dubbio, peró, se un domani tuo figlio decidesse di fare l'universitá, lo manderei a studiare in Inghilterra, SENZA OMBRA DI DUBBIO! Di nuovo, non perché le universitá qui siano necessariamente migliori, ma per una serie di altri motivi. L'universitá inglese ti prepara davvero al mondo del lavoro: ti insegna a fare il tuo dovere, a essere puntuale e rispettare le scadenze, a essere professionale. Qui in Inghilterra, a 22 anni sono tutti giá laureati, perché se ti dicono che devi finire in un tot di tempo significa che devi finire entro quel tempo lí, non oltre - mica come in Italia, dove ci sono persone che a quasi 30 anni non sono nemmeno laureate! ... insomma, che dire? Mi rendo conto che sto dicendo tutto e sto dicendo nulla allo stesso tempo. Il motivo é che, probabilmente, proprio come i vestiti, certe situazioni devi provarle addosso per sapere se ti stanno bene. E qui viene, alla fine, la mia domanda: perché decidere adesso? Perché il dilemma fra "mollare" o "restare"? Tuo marito potrebbe accettare il lavoro a Londra e tu, per un po', potresti rimanere a Milano con tuo figlio. Hai detto che hai un lavoro a tempo determinato: quando scade il contratto? Se tuo figlio é troppo piccolo, per uno o due anni non costa troppo la separazione (io stesso sono cresciuto che mio padre era emigrato all'estero, e alla fine non é morto nessuno). Mi rendo conto che é difficile e pesante, ma alla fine Londra-Milano é una sciocchezza con easy-jet, tuo marito potrebbe tornare a Milano anche una o due volte al mese. Ma, SOPRATTUTTO, potresti andare a trovarlo tu (lasciando tuo figlio coi nonni) a vedere com'é la situazione, per "sentire" come ti trovi. Tanto guarda, qui possiamo stare a bilanciare razionalmente i pro e i contro, ma alla fine l'esperienza devi viverla tu. Se tuo figlio é troppo piccolo e tu hai un lavoro a Milano, per il momento non mollare nulla e vedi come si trova tuo marito col lavoro a Londra. Magari alla fine non ci si trova bene nemmeno lui e farebbe comunque in tempo a tornarsene. Ovviamente, la mia é un consiglio molto generico, visto che non so i dettagli della situazione ne' mi permetterei mai di intromettermi nelle situazioni familiari altrui. Spero, peró, di averti aiutato almeno un pochino :-) Vincenzo
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              Posted by polvi79 (Domande: 0, Risposte: 0)
              Answered on July 8, 2012 10:39 pm
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                Ciao Gaia, per la mia esperienza forse hanno ragione tutte, nel senso che sono qui da 8 anni e ho avuto modo di constatare i pro e i contro di vivere qui. Come e' gia' stato detto e' sopratutto un fatto personale, ogni caso e' a se ed e' quindi difficile giudicare ma sopratutto consigliare. Io qui sto' bene, anzi benone perche' la mia vita in Italia e' stata un inferno per motivi sociali e familiari, ma se avessi avuto un'altra famiglia disposta ad aiutarmi forse adesso ti direi che e' meglio vivere in Italia perche' li almeno c'e' il sole, ma sinceramente a me del sole non me ne frega niente, a me interessa la stabilita' e come single mother qui ho avuto la possibilita' di rifarmi una vita dignitosa che in Italia sembrava ormai impossibile. Oggi lavoro in una nursery part-time e ho un business come artista, intrattenitrice per compleanni, scrivo e illustro storie per bambini di cui una e' stata pubblicata da una compagnia americana, vivo in un council flat al 6 piano da dove vedo tutta Londra e dei tramonti stupendi ( vai su youtube giovanna 2731 vedi un video con un tramonto che ho fatto dal mio balcone). Per essere felici a volte basta poco ma per distruggere la propria serenita'ancora meno, quello che ti consiglio e' di accettare gli eventi della vita come un grande insegnamento al quale non puoi sfuggire, c'e' sempre una ragione per cui le cose ci capitano quindi ti auguro di vivere i cambiamenti della tua vita il piu' serenamente possibile perche' c'e' sempre qualcosa di bello da scoprire ovunque tu sia. Io sono qui :) Giovanna
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                Posted by gianna (Domande: 0, Risposte: 0)
                Answered on July 3, 2012 10:09 pm
                  Private answer
                  Ciao Gaia, non ho figli ma vivo a Londra da 3 anni e le cose che vedo sono le stesse raccontate da Titta, io ci penserei 3 volte prima di fare un figlio in Uk, figuriamoci trasferirsi! A meno che voi non guadagnate tanti soldi da permettervi un certo tenore di vita e mandare i figli in scuole private, i tuoi figli saranno ad alto rischio di crescere tra ragazzini che provengono da ambienti disagiati. Certo la parola stabilita' in UK e' un'utopia piu' che in Italia, puoi essere reso "redundant" con un mese di preavviso e la rata di disoccupazione e' una miseria, non ci campi... adesso mi pare che abbiano tolto gli assegni familiari per chi guadagna piu' di 42.000 sterline. Per le scuole ci sono dei rating, quindi ti consiglio prima di cercare casa di capire in quale scuola vuoi mandare i tuoi figli. Dei miei amici hanno dei figli e a quanto mi dicono ci sono delle scuole statali buone ma dipende dal rating, oppure le scuole cattoliche ma devi impegnarti a cose tipo andare a messa tutte le domeniche. Hai pensato invece ad altri paesi? Io ad una mamma consiglierei i paesi nordici o l'Olanda. Non occorre la lingua locale, con l'inglese si possono avere buone opportunita'. In bocca al lupo! Ele
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                  Posted by eleven79 (Domande: 0, Risposte: 0)
                  Answered on July 1, 2012 2:55 am
                    Private answer
                    Ciao Gaia, Voglio controbilanciare un po la storia negativa di Titti, che comprendo benissimo. Mollare tutto e partire specialmente se si hanno figli e' una scelta difficilissima e piena di incognite, raramente e' tutto negativo in paese e tutto positivo nell'altro, molto dipende dalle circostanze personali e un po di fortuna aiuta sempre. La sanita' e i vari servizi come anche in Italia funzionano a macchia di leopardo. L'approccio e' forse diverso da quello a cui siamo abituati in Italia ma cio' non vuol dire che non si venga curati. Un mese fa mio figlio e' finito sotto un furgoncino (per colpa sua, inseguiva la palla) e si' fatto male ad un piede. Il mezzo si e' fermato subito, l'autista ed un passante l'hanno soccorso e chiamato l'ambulanza; il passante e' venuto ad avvertirmi a casa e poi ha aspettato anche lui l'arrivo dell'ambulanza, che e' giunta poco dopo. E' arrivata anche una volante della polizia, hanno interrogato il guidatore e gli hanno fatto il test del palloncino; il poveraccio era sconvolto nonostante le ferite fossero lievi e non smetteva di scusarsi nonostante non fosse colpa sua. Siamo andati in ospedale, il bambino e' stato visitato e poi trasferito in pediatria per essere tenuto in osservazione per una notte. Io ho dormito in un letto pieghevole vicino a mio figlio, lenzuola e coperte fornite dall'ospedale. Per tutta la notte ogni ora e' venuta l'infermiera a controllare il piede. Il giorno dopo e' stato dimesso e ci hanno dato medicazioni e tutti i medicinali necessari da portare a casa gratuitamente. Ci hanno poi convocati per una visita di controllo e raggi X, sempre tutto gratuito. I miei figli frequentano due buone scuole statali, e' vero che i programmi sono diversi, imparano meno nozioni rispetto al sistema italiano, ma la scuola italiana, specialmente dalla medie in poi non e' un giardino di rose, anzi. L'altro mio figlio di 15 anni e' stato sospettato di fumare (sigarette) nel bagno della scuola. Le sanzioni sono scattate immediatamente e la scuola ci ha contattati a casa. In Italia il figlio della mia amica si faceva canne nei gabinetti della scuola e nessuno batteva ciglio; anzi ai colloqui gli insegnanti si lamentavano che non imparava perche' troppo stordito. Il quadro che ti ho fatto non e' certo quello di una societa' degradata e allo sfacelo come la dipinge Titta, che credo abbia avuto molto sfortuna, ma di un paese con alti e bassi, problemi che sono comuni a quelli italiani, zone dove la vita e' tranquilla e posti dove regna la miseria, che non mancano neanche in Italia.
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                    Posted by Flytothemoon (Domande: 0, Risposte: 0)
                    Answered on June 30, 2012 1:56 pm
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                      Ciao Titta, grazie per la risposta. ti scrivo una mai. A più tardi. Gaia
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                      Posted by MammaGaia (Domande: 0, Risposte: 0)
                      Answered on June 27, 2012 12:00 pm
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                        Ciao! E' difficile spiegarti in poche righe quello che vorrei e sintetizzare la mia esperienza vissuta con mio marito e i miei due figli negli ultimi 4 anni. Siamo venuti in Inghilterra per scappare da un paese dove le cose sembrano non funzionare mai. Ora mio marito ha qui un posto come professore all'universita', io ho rinunciato alla mia carriera e al mio lavoro in italia (ero un avvocato e ufficile di polizia) perche' soprattutto credevamo che sarebbe stata la scelta migliore per i nostri figli. Adesso ci troviamo a vivere in un paese della proncia inglese, a mezzora da Londra e abbiamo preso coscienza del fatto che qui non funzionano troppe cose, non funziona la sanita' (non esiste prevenzione e la cura e' approssimativa, pericolosamente), la scuola e' un incubo di ignoranza e approssimazione. L'ambiente sociale e umano e' deprimente, ragazzini prigionieri dell'alcool e della droga, ragazzine incinte a 13 anni che a 20 anni hanno gia 5 figli con 5 persone diverse, degrado sociale dove quasi nessuno fa l'universita' e pochissimi fanno le scuole superiori. MIo marito all'universita' ha solo studenti stranieri. Contattami tizianascalandrelli@yahoo.co.uk oppure cercami su facebook Tiziana Scalandrelli se vuoi approfondire qualche argomento. Io posso solo dirti che non ci pentiremo mai abbastanza di questa scelta fatta e che i nostri figli stanno ricevendo una educazione peggiore di quella che avrebbero avuto in italia e io e mio marito siamo convinti che abbiamo lasciato troppo per troppo poco. Ma ovviamente, senza offesa per nessuno, questa e' la mia esperienza e il mio punto di vista.
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                        Posted by Titta71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                        Answered on June 27, 2012 11:22 am
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