“I do not believe the verb, “retire”, is in the Queen’s vocabulary, a gap in her education for which I for one am heartily grateful. After all, the alternative would enable her eldest son and his latest partner to succeed her. Need I say more?”

Andrew Waldron, Bournemouth

E’ la notizia/evento di questi giorni.
Sua Maestà compie 80 anni. E, bilanci a parte, tutti discutono solo di una cosa: il suo futuro.
Abdicherà o resterà in carica finché sarà capace di intendere e volere? E soprattutto, ha ancora senso tenere in piedi un’istituzione obsoleta come la monarchia nel XXI secolo?
La gran parte dei sudditi ritiene che la Regina possa benissimo continuare a governare come ha sempre fatto. Finché se la sente. La monarchia poi dà lustro e immagine al Paese, perché privarsene?
Mi son trovata impelagata in una delle discussioni sopracitate e ho dunque espresso il mio umile parere:
“Un giorno, comunque vada, sembrerà strano AVERE un Re”
Non l’avessi mai fatto!
La collega british mi ha subito ripresa, dicendo che io non sono suddita, quindi non posso AVERE, ma solo VEDERE un monarca.
Le ho cordialmente risposto che se è vero che non sono una suddita e non posso votare alle politiche, la Regina è il Capo di Stato di un Paese in cui vivo, lavoro e pago le tasse.

Chissà se in Spagna o in Belgio mi farebbero notare la stessa funzione linguistico-ideologica dei verbi AVERE e VEDERE?
Quello che mi sembra di evincere da certe sfumature è che qui sono sempre un’ OSPITE…