Ancora un giorno in ufficio, ancora una pausa pranzo.
Di pausa pranzo io mi prendo un’oretta. Minimo. Altrimenti mi sembra di non avere fatto nessuna pausa, solo di essermi nutrito.
Adesso lavoro vicinissimo a San Paolo. Che differenza, da Canary Wharf dove ero prima!
A Canary Wharf c’era sempre un sacco di vento. Penso che siano i grattacieli, fatti senza tenere conto dei “canali” seguiti abitualmente dal vento; i grattacieli rompono i canali i quali si spezzettano in quelle correnti irregolari e isteriche ben note ai locali. A Francoforte invece non ti fanno costruire il grattacielo se va contro una “Windschneise”, per cui non c’e’ vento. A Canary Wharf sei nel mezzo di moderni edifici, funzionali ma freddi, con piccole aree verdi perse tra il cemento che a me sembrano posticce, come se fossero state messe li’ perche’ qualcuno, a progetto completato, si e’ accorto che mancavano. Adesso e’ diverso, adesso il mio panino me lo mangio passeggiando nel mezzo di un quartiere vibrante di storia. Vado verso San Paolo ed e’ bello sapere che in quel punto una Chiesa e’ esistita dagli albori del Cristianesimo inglese; mi sposto per le viuzze e le piazzette con le loro panchine, e vedo la differenza tra un quartiere freddo e progettato a tavolino e un insieme organico ma variegato, nel quale edifici piu’ moderni (troppi!) si alternano a bellissime facciate in pietra (troppe poche!) ma senza mai far perdere al quartiere il suo aspetto, il suo carattere. Il caso e il tempo fanno le cose meglio di qualunque studio di architetti, perche’ la magia del tempo non la puoi ricreare al tavolo da disegno. Magia che si impone ora (dopo il periodo buio del dopoguerra volgare e cementifero) sui progetti di risanamento, finalmente rispettosi della tradizione e della bellezza.
Quando Paternoster Square e’ stata risanata, abbattendo l’orrendo complesso in cemento stoltamente piantatovi negli anni Sessanta, il nuovo progetto ha rispettato quello che aveva attorno. Paternoster Square e’ nuova di pacca, ma quasi chiede scusa di esserlo. I suoi edifici sono diversi l’uno dall’altro ma tutti coerenti tra loro, un alternarsi di mattoni e pietra che per me e’ l’essenza stessa di Londra; un obelisco e una pavimentazione gradevole le conferiscono un aspetto di piazzetta quasi italiana, non sara’ mai Ferrara ma per Londra va benissimo. Perfino il vecchio Temple Bar e’ stato spostato di nuovo e portato qui a omaggiare il nuovo col vecchio, e rendere tutti e due piu’ belli. Ti sposti di pochi passi passando per Temple Bar e di fronte a San Paolo, in St. Paul’s Churchyard, un magnifico edificio con facciata in pietra fa da splendido contraltare agli edifici che gli stanno di fronte. Anche lui e’ recentissimo e frutto dell’abbattimento del vecchio mostro di cemento attorno a Paternoster Square. E’ un edificio di una grazia e un equilibrio commoventi se si pensa a cosa c’era prima, che si inserisce cosi’ bene nel paesaggio architettonico e non scimmiotta gli edifici preesistenti, ma e’ come se ti dicesse che e’ ben conscio di quale onore sia, per lui, poter stare li’ in St. Paul’s Courtyard.
La mole immane della chiesa sovrasta la City, come se la volesse proteggere. La stanno ripulendo e rifacendo, dentro e fuori, ormai da anni. Quando si sale da Ludgate Hill nelle mattine di sole la vista di quella facciata bianchissima e’ spettacolare, una enorme croce dorata riluce orgogliosa nello sfondo del cielo mentre gli edifici di Ludgate Hill, tutti ripuliti, sono una degna cornice.
Me li ricordo sporchi e quasi neri, San Paolo e gli edifici circostanti, e adesso e’ una gioia ogni giorno.

Canary Wharf vive attorno ai suoi grossi centri commerciali, San Paolo vive attorno a una Chiesa e ai suoi giardini. Canary Wharf ha delle belle marine con dei locali piacevoli d’estate, ma allineati come soldatini: “qui facciamo una zona di locali”, ha detto il solerte pianificatore.
Trovi tutto, a Canary Wharf. Basta che non cerchi Londra.
A San Paolo non ci sono grossi centri commerciali; non c’e’ un Waitrose nelle vicinanze; non trovi tutto a portata di mano; se piove prendi l’acqua; attorno a te c’e’ il traffico; quello che ti serve te lo devi cercare. Ma e’ molto meglio cosi’.
Adesso il mio panino e’ piu’ saporito.