Adesso si che mi sento cambiata. E’ avvenuto l’impensabile.
Rinnegatemi italiani se volete, vi capisco! Ho raggiunto l’apice dell'”inglesizzazione”.
Non si tratta piu’ di scusarsi diecimila volte o di parlare perennemente al condizionale.
Passi pure il restare incollati alla televisione di sabato sera per vedere X Factor, ma a tutto c’è un limite e vi do regione.
E’ successo. Non voglio giustificarmi con voi, voglio solo tentare di farvi capire come sono andati realmente i fatti.
Quasi mi vergogno a raccontarvelo, ma se ve lo confido magari mi sento meglio, giusto per togliermi il peso dallo stomaco.
L’altra mattina… in cucina… per la prima volta…ho preparato un’English Breakfast.
Pfuuuu.
L’ho detto.
Non fate quelle facce scandalizzate, lasciatemi spiegare.
Non ho completamente abbandonato brioche e cappuccino, solo la brioche.
English breakfast e cappuccino, ancora non ho avuto il coraggio di dirlo a mia mamma.
Le cose sono andate così.
Quella mattina mi sono alzata con una voglia matta di Scramble Eggs.
Non leggete con quell’ aria sconcertata.
Da quando ho mangiato per la prima volta scramble eggs, la mia concezione di colazione è stata completamente sconvolta.
Volevo quelle uova strapazzate e, per risparmiare i £4 di spesa in un café, me le sarei preparate da sola.

Consulto il mio ricettario di fiducia: Google.
1,740,000 risultati per Scramble Eggs. Scelgo la ricetta che mi ispira di piu’ tra le prime cinque e la stampo.
Ho già l’acquolina in bocca.
Scendo in cucina e apro il frigo.
“Pensi che abbia scritto Tesco in fronte? E’ inutile che continui ad aprirmi speranzosa, non sono un off licence!”, sbotta in una fredda risata.
“E sia. Investirò £1 in una pinta di latte e delle uova” rispondo sbattendo l'”anta” di quel ghiacciaio travestito da armadio per cibo.
Mi vesto, ormai non è più un fatto di colazione o meno, è una questione di principio.
Vado alla newsagency vicino casa e punto in direzione uova.
Sono ancora a metà strada tra la frutta e il banco frigo quando mi cade l’occhio sugli scaffali laterali e in particolare su una serie di lattine ben allineate: Baked Beans.
Ecco che prende forma un’immagine concreta: English Breakfast. Vegetarian English Breakfast, visto che non mangio carne.
I baked beans sono un tipo di fagioli che in Italia non ho mai mangiato.
Vengono cucinati con una salsina rossa che gli fa assumere un ingannevole aspetto di fagioli all’uccelletto. Da soli non li mangeresti mai, non hanno niente a che vedere con i nostri amati Cannellini, ma nella colazione inglese ci stanno proprio bene.
Baked beans £0.49, andata.
Eggs £0.89
Milk £0.45
Il pane! Come faccio a mangiare senza buttered toasts?
Sandwich Loaf £0.79
Irish Butter £0.89
L’immagine è sempre piu’ a fuoco e vedo che ancora manca qualcosa… il pomodoro.
C’è un pomodoro fritto nel quadro originale e pure un fungo ad essere precisi, ma qua non lo vendono.
1 Tomato £0.15
E già che ci siamo
1 Orange Juice £0.79
New Total £ 4.45
4 volte e mezzo piu’ del budget iniziale.
Ma per una volta scialacquiamo.
Arrivo a casa, tolgo il cappotto e inizio a cucinare.
Un fornello per il caffè, uno per le uova e il pomodoro, e uno per i fagioli
45 minuti dopo la colazione è pronta, praticamente è diventato un pranzo.

Per una volta ne è valsa la pena, era eccellente, ma alla fine della preparazione ero psicologicamente distrutta.
Sono tornata volentieri a brioche e cappuccino, soprattutto dopo lo sguardo maligno della mia bilancia malvagia, che si diverte a raccontar bugie dopo una colazione come quella.
Life is tough.
Però l’English Breakfast è così buona…