A chi affidare i nostri bambini quando andiamo al lavoro? In assenza di nonni disponibili nelle vicinanze, la buona notizia è che esistono almeno tre soluzioni e ve le descriviamo qui sotto. La cattiva? Purtroppo tutte le soluzioni richiedono un investimento non trascurabile. 

Childcare

Secondo un’indagine pubblicata sul giornale “The Guardian”  un paio di anni fa, i servizi all’infanzia (childcare) in Inghilterra sono tra i più cari al mondo e sembra che negli ultimi cinque anni i prezzi  siano aumentati del 30%. Per questo motivo, molti genitori preferiscono abbandonare il lavoro per prendersi cura dei propri figli.

Pur senza tenere in considerazione il lato finanziario del childcare, scegliere la struttura o la persona idonea a prendersi cura dei nostri bambini, è sicuramente difficile e la decisione  va ponderata attentamente.

In linea di massima, esistono 3 grandi categorie di childcare prima che i bambini raggiungano il quinto anno di età (momento in cui inizieranno formalmente la scuola a tempo pieno).

Nanny

La nanny (o manny se si tratta di un uomo) ѐ l’equivalente della nostra tata o baby-sitter.

La legge stabilisce che chiunque si prenda cura di bambini sotto gli otto anni per più di due ore al giorno, debba  registrarsi con Ofsted (https://www.gov.uk/register-childminder-childcare-provider/overview). Uno dei requisiti per la registrazione è che la persona sia in possesso di un DBS check (l’equivalente della “fedina penale” italiana https://www.gov.uk/disclosure-barring-service-check/overview).

Gli orari di lavoro e le mansioni  cambiano notevolmente in base alle esigenze dei genitori mentre  il salario dipende da molti fattori, come:  il numero di bambini da accudire, il titolo di studio e gli anni di esperienza della nanny.

Ѐ importante ricordare che il costo totale della nanny si compone sia dallo stipendio netto, che dalle tasse (Employer’s National  Insurance contribution). Per ridurre i costi, alcuni genitori preferiscono optare per il nanny-sharing (2 due famiglie assumono la stessa persona).

Un’altra possibilità ѐ quella di scegliere una ragazza alla pari (au pair). La famiglia dovrà offrire vitto, alloggio e una “mancia” settimanale (pocket money).

Nurseries (asili)

Esistono nurseries che accettano bebè molto piccoli (dai 4 mesi) fino al compimento del quinto anno.  Alcune strutture sono studiate per genitori che lavorano e quindi offrono degli orari di apertura molto lunghi (dalle 7 di mattina fino alle 7 di sera).

Le pre-school di solito accettano bambini dai 2 anni di età e hanno orari più limitati.

Tutte queste strutture sono ispezionate regolarmente da Ofsted, che giudicherà il livello di childcare offerto, secondo parametri specifici. Per sapere il risultato dell’ispezione degli asili a cui siete interessati, potete fare riferimento a questo sito: https://reports.ofsted.gov.uk/

Al compimento del terzo anno, tutti i bambini in Inghilterra hanno diritto a 15 ore settimanali gratuite di childcare (fino all’ingresso nella primary school). In alcune circostanze, questo diritto può essere esercitato da genitori di bambini più piccoli (dai due anni d’età). Per maggiori informazioni a riguardo, ѐ possibile visitare il sito:  https://www.gov.uk/help-with-childcare-costs/free-childcare-and-education-for-2-to-4-year-olds .

Childminders

La childminder si prende cura di un piccolo gruppo di bambini (solitamente in casa propria). Il gruppo si può comporre di un massimo di sei bambini sotto gli otto anni d’età.  Di questi, solo tre possono essere sotto i cinque anni d’età e solo uno può avere meno di un anno.

La childminder deve essere registrata con Ofsted e, come gli asili, il suo operato ѐ ispezionato regolarmente.

Uno dei lati positivi ѐ che, laddove sia possibile, offre un maggiore grado di elasticità rispetto alle nursery (adattandosi meglio alle esigenze dei genitori). Inoltre, alcune offrono pick-up and drop-off dalle scuole locali (portano i bambini a scuola e li vanno a prendere).