Negli ultimi mesi ho ricevuto innumerevoli email di italiani che stanno prendendo in considerazione di trasferirsi a Londra e che mi domandano quale sia la situazione lavorativa in questo periodo di crisi. Rispondo attraverso il blog, sperando che le mie considerazioni possano essere di utilità a più persone.

Partiamo da un fatto. La crisi c’è, è reale, non è la solita invenzione dei media bisognosi di rendere tutto catastrofico per vendere più copie (nonostante ovviamente ci sguazzino alla grande e qualche esagerazione ogni tanto ci scappi). Chi si immagina però una Londra sul lastrico e si aspetta di vedere gli effetti della crisi camminando per strada, resterà probabilmente deluso. Quello che bisogna capire è che la crisi ha colpito determinati settori e altri invece non sono stati (ancora) scalfiti e a pensare che tutti stiano tirando la cinghia e il loro posto di lavoro sia in bilico si pecca di generalizzazione.

Ma quale impatto ha la crisi per chi vuole venire a Londra in cerca di fortuna?
La prima cosa da osservare è che l’Italia versa in un limbo lavorativo da ormai molti anni e che Londra, nonostante la crisi, continua probabilmente a fornire comunque maggiori opportunità. Come sappiamo, il problema dell’Italia non è solo economico, ma culturale e, anche quando il lavoro c’è, contano molto di più il “chi si conosce” che le proprie qualità. Ben prima della crisi orde di laureati hanno iniziato a fare turni al call center. La crisi economica sta solo staccando la flebo ad un corpo ormai in coma (speriamo in un colpo di reni).

Chi sta quindi pensando di partire, dovrebbe quindi continuare a considerare la cosa, senza scoraggiarsi troppo. Tuttavia, bisogna essere realisti ed è bene sapere che le probabilità di successo dipendono molto dall’area lavorativa alla quale si è interessati. Se desiderate trovare lavoro nel campo della pubblicità e PR aziendale, aimhè, questi sono tempi durissimi. Editoria, marketing e simili hanno subito una mazzata colossale ed è dura per tutti, anche per inglesi molto qualificati. Un altro campo colpito duramente è ovviamente quello della finanza. Tuttavia, questo campo continua ad offrire molte opportunità, sfruttando proprio le nuove dinamiche create dalla crisi (se volete sapere come la penso a riguardo al ruolo delle banche e dei governi in questa crisi, andate qui), quindi val la pena sondare il mercato il più possibile.

Una cosa importantissima da sapere è che, laddove c’è lavoro, è che gli standard richiesti si sono alzati molto rispetto a un paio di anni fa e la competizione è tanta. La disponibilità da parte del datore di lavoro di molti candidati per la stessa posizione gli dà la possibilità di scegliere le persone più qualificate, mentre prima non poteva permettersi di essere troppo “fussy” e doveva accontentarsi. Nell’ultimo anno molte persone hanno visto sfumare l’offerta di lavoro perché, paradossalmente, erano “overqualified”, ovvero avevano troppa esperienza per la posizione offerta. Questo perché, per la mancanza di lavoro, le persone hanno iniziato a fare “applications” a lavori che prima non avrebbero neanche preso in considerazione. La conseguenza è che, a parità di qualifica e esperienza, qualche anno fa avreste potuto sicuramente trovare una posizione migliore di quella attuale ed è bene saperlo.

Riassumendo il consiglio è: se pensavate di venire a Londra, non rinunciateci a causa della crisi, ne vale ancora la pena. Mettete in valigia tanta energia, voglia di fare e una buona preparazione. Lasciate a casa l’illusione di trovare lavoro istantaneamente e la presunzione che ci siano datori di lavoro che aspettano solo voi. Purtroppo devo ammettere che molti italiani arrivano con questa presunzione per poi rimanere delusi.

A quelli che mi scrivono “Non so una parola di inglese, non ho esperienza, vorrei lavorare a Londra” rispondo: e vabbè che a Londra c’è posto per tutti, però non esageriamo! A meno che non aspiriate a fare il lavapiatti, una minima base d’inglese è necessario (qui maggiori informazioni sul livello di inglese richiesto)
Investite i vostri risparmi in un buon corso di inglese e quando sarete a Londra fatevi aiutare a scrivere il curriculum da uno dei tanti servizi privati preposti proprio a questo. Saranno soldi ben spesi.

Buona fortuna!