Cosa aspettarsi
Trasferirsi a Londra vuol dire venire a contatto con una cultura diversa. Anche nella ricerca di un alloggio è necessario essere consapevoli delle differenze tra la cultura inglese e quella italiana, per non rimanere delusi e avere pretese non soddisfabili dalla realtà. E’ bene sapere che gli standard costruttivi e di arredamento delle case inglesi sono molto diversi da quelli italiani e, in molti casi, inferiori. Le case inglesi però hanno un fascino tutto particolare, che è bello scoprire e sperimentare.

Cultura della casa
La cultura inglese della casa è completamente diversa da quella italiana. Storicamente, per gli italiani, la casa è sempre stata una scelta definitiva. Per gli inglesi è quasi sempre temporanea. Gli italiani mettono pavimenti in marmo, comprano la cucina in legno massiccio. Tutto deve essere fatto per durare 30-40 anni o più. La filosofia inglese è differente. La casa di oggi potrebbe non essere quella di domani, la casa ha bisogno di cure continue, la casa “ogni tanto la modifico perché mi piace cambiare”. L’home improving è un’attività per tutte le età, non solo per i giovani alle prese con la loro prima casa. Durante le vacanze pasquali, la probabilità di sentirete un collega che ha pianificato un po’ di painting and fixing della casa, è molto alta. Conosco inglesi che hanno cambiato casa a 60 anni. Non conosco nessun italiano che abbia fatto lo stesso (se lo trovate, scrivetemi).

Carpet
Sebbene negli ultimi anni stia diventando molto comune mettere il laminate floor, ovvero il pavimento a listoni dalle sembianze lignee oppure il real wood floor, ovvero con i listoni di legno vero e proprio. Una buona parte delle case inglesi però è ancora arredato con la moquette (carpet). La probabilità di trovare il carpet è particolarmente alta nelle case destinate ad essere affittate. A volte, la moquette la si trova anche in cucina (sempre meno comune per fortuna) e aimhè, in bagno. Per fortuna però quest’ultima pessima abitudine sta pian piano svanendo in favore delle più igieniche mattonelle (tiles). Se quindi pensate di non poter vivere in una casa con la moquette, purtroppo avrete vita non semplice. Un aspetto positivo del carpet (forse l’unico) è che è un buon isolatore acustico e vi aiuterà dal sopportare eventuali compagni di casa o vicini rumorosi. Nota Se volete avere un’idea di quanto sia diffuso il carpet in UK, basta pensare che uno degli uomini più ricchi in Gran Bretagna è l’inventore del Dyson (www.dyson.co.uk), un aspirapolvere rivoluzionario ad effetto “ciclone”.

Rubinetti (Taps)
Ok, di primo acchito questo è davvero difficile da comprendere. Ci si chiede come sia possibile che nel nuovo millennio si costruiscano ancora lavandini con il rubinetto dell’acqua calda separato da quello dell’acqua fredda, costringendoti ad un penoso balletto tra l’acqua bollente e quella ghiacciata (tap-tennis). La ragione delle due taps la si spiega solo conoscendo a fondo la cultura inglese e il suo gusto per retrò. La probabilità di trovare le due taps è altissima nella maggior parte della case, e si riduce solo nel caso siano state costruite o rinnovate di recente.

Struttura
Gran parte delle case di Londra sono state costruite nel periodo vittoriano, alla fine a cavallo tra il XIX e XX secolo. Sono case esteticamente molto belle e concepite in maniera diversa da quelle italiane. Sotto il carpet, i pavimenti non sono costruiti in cemento, ma in assi di legno (il tipico scricchiolio che si sente nei film inglesi e americani non è una invenzione cinematografica, è il rumore delle floor boards). Anche la struttura portante del tetto è in legno. I muri portanti sono in mattoni, mentre quelli di separazione sono spesso in carton gesso.

Finestre
Avete presente i film americani o inglesi dove il ladro, con il piede di porco, fa scattare la finestra in un solo colpo? Viene da chiedersi se le finestre sono davvero così nella realtà o se sono solo una brillante trovata cinematografica. Ebbene, lo sono. Sono le sash windows, le bianche romantiche finestre con chiusura a ghigliottina a cui gli inglesi sono affezionatissimi. Ad assicurarne la chiusura vi è solo un piccolo lock facilissimo da far saltare (non vi sto invitando a scassinarle). Le sash windows sono tanto belle quanto poco “enviromentally friendly”. Gli spifferi sono pressoché inevitabili (a causa del meccanismo a scivolamento) e la dispersione termica è piuttosto alta. E’ possibile trovare le double glazed sash windows, ovvero una versione moderna delle sash, che mantiene l’estetica tradizionale ma aggiunge i vantaggi delle nuovi materiali e dei doppi vetri. Essendo piuttosto costose, nelle case in affitto è improbabile che le troviate con frequenza.