A volte nei luoghi ci si finisce per caso. Sei alla ricerca di un negozio o di un ristorante e ti ritrovi catapultato altrove. Io e Piero siamo finiti negli anni 60: cercavamo una casa e abbiamo trovato i Beatles. Piove quando entriamo in metropolitana, uno di quegli acquazzoni tanto forti quanto rapidi. Quando scendiamo a St John’s Wood infatti le nuvole iniziano gia’ a diradarsi. Abbey Road mi ricordava qualcosa…davanti a me riconosco gli studi di registrazione dei Fab 4, con tanto di fiori e bigliettini e scritte sul muro.
Sono passati 27 anni dalla morte di John Lennon, 45 da “Love me do”. Ma loro sono ancora li.
Ed ecco che avviene la magia…Here comes the sun.
Mi sembra di sentirli suonare uno dei miei pezzi preferiti, mentre il sole inizia a fare capolino tra le nuvole e a scaldare i passanti e ad asciugare i marciapiedi. E’ un’esperienza mistica, camminare sulle strisce pedonali usate per la cover di un album che e’ entrato nella storia. E’ come se questo angolo di Londra avesse assorbito tutta la loro musica, l’energia dei fan, la forza dirompente e l’urgenza di cambiamento contenute nelle loro canzoni.
Sono stati definiti in ogni modo e ancora oggi considerati la band piu’ innovativa del XX secolo, tanto innovativa che a distanza di 40 anni le loro canzoni sembrano scritte ieri. I Fab 4 non ci sono piu’. Ma sono rimaste le loro sonorita’ e la singolare sensazione che riesce a trasmetterti calpestare una striscia pedonale. Loro sono la musica del cambiamento ma la cui bellezza resiste immutata al trascorrere del tempo, la musica degli anni 60 e 70 ma anche di questa mia giornata di lavoro di fronte al computer, la musica di Londra ma allo stesso tempo di tutti noi. Il primo ricordo musicale che ho e’ un vinile la cui cover attirava la mia attenzione di bambina per i suoi colori: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.