La tube d’estate e’ un vero incubo. Per la precisione, e’ un incubo sempre: affollata, in ritardo, spesso non funzionante, infestata dai topi, ecc. Ma con il caldo tutto sembra acquistare proporzioni maggiori. C’e’ piu’ gente, le persone in media puzzano molto di piu’ e, udite udite, si triplicano i casi di flesher, i molestatori, in particolare quelli che amano esporre parti del proprio corpo che la gente normale preferisce tener celate nella biancheria intima.
E’ quello che e’ successo ad una povera ragazza, seduta sul suo treno come ogni mattina, intenta nella lettura. Ecco che alza gli occhi un attimo e un distinto signore, con nonchalance, si sbottona i pantaloni. La poveretta distoglie lo sguardo e cerca di concentrarsi sul suo libro, almeno fino a quando non riesce a sfuggire alla prima stazione. Il problema e’ che qualche giorno dopo sullo stesso treno, di fronte alla stessa ragazza, risale lo stesso signore e riespone nuovamente parte di se’, come fosse una cosa normale, del tipo togliersi la giacca o sbottonarsi il primo bottone della camicia. Daltronde inizia a fare caldo, anche a Londra.
Ma la donnina e’ sveglia (dopo tutto noi donne che viviamo a Londra siamo abituate ad avere a che fare con maniaci e gente bizzarra) e armata di cellulare fotografa l’osceno con tanto di arma del delitto. Il problema e’ che, apparentemente, viene fatto un errore di identificazione e, a finire su tutti i giornali inglesi, al posto del vero colpevole, e’ un malcapitato 50enne dall’onorata carriera che per scagiornarsi deve portare a testimoniare in tribunale, oltre alla moglie (che sostiene di amare alla follia, tanto da portarle il caffe’ a letto ogni mattina) un bel paio di boxer aderenti di Calvin Klein a prova di “fuga”.