COOLNESS!
Non ho altre parole per descrivere quanto successo ieri notte.
E` stato un Natale infernale per noi migratori, lo sappiamo bene. Il mio volo Londra-Milano all’andata ha ritardato di 3 ore e ho perso la coincidenza per Cagliari. Mentre raggiungevo l’Italia mia madre ha prenotato, per sicurezza, un altro volo per la mattina dopo e la mia amica Giulia, a Milano, preparava un letto per accogliermi la notte. Alla fine mi sono inserito nella lista d’attesa del volo successivo e alle 20:30 sono finalmente atterrato a Cagliari, dove una schiera di parenti, estatici all’idea di riavermi a Natale dopo tre assenze consecutive, compilava la lista delle “ piu` stupide domande da fare a chi vive a Londra.”
Disagi procurati: 90 euro persi per il biglietto mai utilizzato.
Le ultime parole famose: “Stavolta faccio scalo a Milano perche` almeno mi rilasso e non passo ore in autobus come farei con la Ryanair.” (con la Ryanair avrei fatto Stansted-Alghero + quattro ore di autobus per arrivare a Cagliari.)

Ieri. All’aeroporto di Cagliari il volo Cagliari-Roma e` in ritardo di un’ora. Don’t worry Gigi, hai un’ora e mezzo di tempo per beccare la coincidenza. In realta` l’aereo parte dopo un’ora e un quarto, ma ce l’avrei fatta comunque e in aereo sono abbastanza rilassato per finire un cruciverba consigliato “ai soli tenaci”. Non cosi` rilassato per iniziare a leggere “Ninna nanna” di Chuck Palahniuk, finanziato dagli stessi parenti che, dopo avermi chiesto se gli inglesi sono freddi e se il cibo inglese e` buono, hanno perso una decina di mani a poker col sottoscritto.
A Roma sono effettivamente in tempo. I bagagli lo sono un po` meno. Dopo quaranta minuti non sono ancora arrivati e il volo Roma-Londra e` quasi sicuramente perso. Dal mio cellulare due scene gia` viste: mia madre che si dispera, un’altra amica che mi assicura posto letto nel caso di permanenza notturna a Roma.
“I bagagli sono a Venezia!” urla uno. “E` vergognoso!” dice un altro. Io colgo l’occasione per parlare con la bellissima ragazza che ho guardato durante tutta l’attesa a Cagliari. Dopo quarantacinque minuti i bagagli arrivano, ma dall’assistenza passeggeri mi annunciano che il volo per Londra e` perso. Corro al terminal C. L’aeroporto e` semivuoto, ma nel desk della British Airways ci sono ancora due assitenti.
“Ho perso il volo per Londra, mi potete mettere in qualsiasi volo successivo?”
“Il volo e` in ritardo di tre ore. Nella sfortuna e` stato fortunato.”
Carico la valigia e mi dirigo all’uscita assegnata. Alle 22:00, ora d’imbarco, siamo ancora tutti la`. Ho il presagio del ritorno a casa. Cab o rischio ultima metropolitana? Ho la tristezza del ritorno al lavoro l’indomani mattina presto. Se solo…se solo…
Hanno cancellato il volo. Ce l’ha comunicato ufficialmente il pilota, il sosia del contadino di Babe il maialino. Sommerso di urla e lamentele ha comunicato che saremmo partiti l’indomani mattina e per la notte…per la notte…
Ci hanno portati all’Hilton.
COOLNESS.
Tra tante facce adirate io mi aggiravo con il buon umore di una sorpresa inaspettata. L’unica in grado di reggere la mia gioia, guarda caso, una ragazza di Arborea iscritta al sito. Siamo finiti vicini di camera.
A mezzanotte ceniamo nella Sala dei Consoli. A tavola sono ancora l’unico a scherzarci su. Un signore americano delle Bermuda e’ seduto di fronte a me. Gli dico che l’indomani mattina avrei chiesto tutti i servizi dell’albergo e li avrei messi nel conto della British. Mi regge anche lui.
A mezzanotte e quaranta torno in camera. Nel frigo bar ci sono bibite che azionano elettronicamente il conto appena le si toglie. Mi chiedo se rientrino nel rimborso spese. Sulla scrivania il quaderno dell’Hilton e` aperto e la penna sopra mi suggerisce di fare quanto sto ora facendo. La televisione mi propone l’acquisto di film per tutti e film per adulti. Mi chiedo se un film porno rientrerebbe nel rimborso spese. La mega finestra si apre sull’aeroporto. Mi tolgo le scarpe. Nel depliant c’e` scritto che la pulizia scarpe viene una decina di euro. Mi chiedo se una lucidata alla punta delle All Star rientri nel rimborso spese. Una notte all’Hilton. For free.
COOLNESS.
La mattina dopo chiamo Hamleys. Mi risponde Mirka, polacca, che parla anche italiano. Le dico che sono bloccato a Roma perche` il mio volo e` stato cancellato. Le dico che non sarei venuto a lavoro.
“Certo che non puoi venire, se sei a Roma!” Mai sottovalutare le persone. Ho altri due minuti per raccontarle il resto. Altri due minuti dei tre che la British Airways avrebbe pagato per quella chiamata. Quella rientrava nel rimborso spese.
Faccio una doccia, scendo per fare colazione. Cappuccino e croissant. Ancora poco e sarebbe finito tutto. Un ragazzo conosciuto la sera prima mi chiede come avessi passato la notte. Gli dico di aver provato per ore a sbloccare i film per adulti.
“I’m joking.” aggiungo, mentre lui ride.
Poi si fanno le 10:30 e l’aereo ci chiama. Stavolta sul serio. A mezzogiorno ci imbarchiamo. Con molti ci salutiamo da vecchi amici. Dopo tante ore vissute insieme ci sentiamo come dei reduci di qualche povera battaglia. Tra venti anni di troveremo tutti: “quelli del volo cancellato Roma-Londra del 27 Dicembre 2006”. Quelli dell’Hilton aggratis.
Disagi procurati: Hilton addiction. Once you go Hilton, you never come back.
Ultime parole famose: “per il viaggio di ritorno la nebbia sara` finita e non ci saranno problemi, almeno.”